Madaudo, "Materie" | Galleria Aquilani & Sons

Questa prima personale di Beppe Madaudo presso la galleria Aquilani & Sons presenta una pittura che si muove in uno spazio di attrito e ascolto, dove la materia incontra il tempo e ne trattiene le tracce. La pittura di Madaudo si muove in uno spazio di attrito e ascolto, dove la materia incontra il tempo e ne trattiene le tracce. Ogni opera nasce da un’attenzione rigorosa ai materiali — pigmenti, resine, tessuti, foglia d’oro — scelti per la loro capacità di accogliere trasformazioni e interferenze. Nulla è neutro: la preparazione della tavola, la grana del fondo, la stesura del colore sono elementi attivi dell’opera e ne custodiscono la memoria.
Pur restando nell’ambito figurativo, Madaudo elude ogni intento mimetico. Le forme si offrono con chiarezza, ma non si esauriscono nella verosimiglianza. La tensione si gioca tra la precisione del segno e l’instabilità cromatica dei fondi. Anche la luce non modella, ma emerge dalla materia e attraversa il quadro con discrezione. Qui il tempo riaffiora in fratture minime, nei pigmenti sovrapposti, nelle variazioni della superficie. E in questo scambio tra presenza e sguardo, la pittura ritrova una sua essenza primaria: non quella di descrivere il mondo, ma di farlo accadere di nuovo, ogni volta, nel gesto di chi guarda.